giovedì 29 maggio 2014

Ricetta per il buonumore: torta al cioccolato e nocciole (con le amiche)!

Immagine

Voglio imparare a cucinare. Una volta, quando stavo con il mio ex, era lui a preoccuparsi di sfamarci ogni giorno, in modo semplice, ma era un ottimo cuoco. Uova, pizza, pesce, qualche dolce basico: c’era spesso cibo buono e sano in tavola.
Ora che sono tornata single alterno momenti sì e no anche sul fronte alimentazione: non sono brava in cucina, ma adoro tutto ciò che è salutare, biologico e gustoso. Ergo, capirete che mangiare cibi pronti e surgelati è orribile per me, mi fanno davvero star male fisicamente. All'inizio l’ho fatto: già ero giù, già non avevo fame, già ero autodistruttiva… te allora andavano bene anche i quattro salti in padella
Adesso che mi sono ripresa della tristezza amorosa, voglio tornare a prendermi cura di me stessa, e l’unica maniera per non dipendere da sorella e madre è capire come cucinare!
Il mese scorso ho provato a preparare i muffin al dulce de leche, mentre il weekend scorso mi sono impegnata a fare una semplice torta al cacao, farcita con la crema di nocciole biologiche (assolutamente non la Nutella!). 
La base è una cavolata da preparare, ecco la ricetta:
1 vasetto di yogurt bianco, 2 uova, 2 cucchiai colmi di zucchero di canna integrale, 40 grammi di cacao amaro, 200 grammi di farina 00 bio (ma va bene anche quella di farro!) e una mezza bustina di lievito in polvere. Ah, giusto, anche un pizzichino di sale, mi dicono le esperte che ci va sempre, persino nei dolci! 
Messo in forno dentro a una bella teglia cuoriciosa, e poi una volta cotta e freddata l’ho tagliata (ho rischiato di romperla e amputarmi un dito… sono proprio una frana!) e l'ho farcita con crema alle nocciole e granella.
Sopra ho spalmato il cioccolato fondente sciolto e dell'altra granella di nocciole: una goduria!
L’ho portata in regalo a casa di un’amica per cena, al ritrovo tra ex-compagne di università, perchè ancora ci vediamo piuttosto spesso con le ragazze dell’Accademia di Belle Arti, ed è stata piaciuta a tutte!
Con l’impasto di troppo ho preparato dei piccoli muffin, che ho lasciato alle amiche: ci hanno fatto colazione nei giorni successivi ed erano ancora morbidi!!! Sono contenta, è bello dare agli altri, e donare del cibo buono è proprio una felicità per il cuore. 
(Suor Teresa Gospar, la mia parte più religiosa e generosa, si fa sentire come sempre… inizierò a parlare con gli animali come San Francesco prima o poi!) :) 

Nessun commento:

Posta un commento